La Profezia del Paladino by Mark Frost

La Profezia del Paladino by Mark Frost

autore:Mark Frost
La lingua: ita
Format: epub, mobi
ISBN: 9788834724170
editore: Fanucci Editore
pubblicato: 2013-09-18T16:00:00+00:00


L’altro spogliatoio

Will girò la chiave e aprì la porta. Ajay e Nick erano lì fuori, con il giaccone, il cappello, e la sciarpa.

«Sei pronto, Will?» chiese Nick.

«Sì» rispose, ancora stordito. Li superò barcollando e si diresse verso la cucina. I due lo seguirono. «Dove stiamo andando?»

«Al Fienile» disse Nick. «Devi farci vedere quella stanza spettrale nel seminterrato.»

«Giusto» disse Will.

«Ho trovato delle cose che penso potrebbero tornarci utili» disse Ajay, osservandolo. «Ti senti bene, Will?»

Will prese una bottiglietta d’acqua e se la scolò. «Sì. Tutto a posto.»

«Sembri un po’... strano» disse Nick.

«In realtà, sembra che tu abbia visto un fantasma» osservò Ajay.

Quasi. ‘Sono il tuo angelo custode.’ Già, ci sei andato vicino. Sono sotto shock. Non è un buon momento per stare solo. Vai con loro. Mantieni la calma.

«Avete sentito qualcosa?» chiese Will. «Adesso, nella mia stanza? Una specie di tuono, o...»

«No» rispose Ajay.

«Bene» disse Will, e si avvicinò alla porta d’ingresso.

«Mmm, amico, forse è meglio se prendi il giubbotto» disse Nick.

«Come fa uno a sapere se sta diventando pazzo?» chiese Will.

«Solite cose» disse Ajay. «Sente delle voci. Soffre di paranoia dilagante. Ha delle allucinazioni, spesso di natura religiosa.»

Rincuorante.

Will, Ajay, e Nick attraversarono di corsa il parco, con le mani infilate in tasca, tremanti contro l’aria gelida della notte. Will aveva inaugurato il nuovo parka blu, e lo indossava sopra il pile, una camicia e la calzamaglia. Ma stava comunque morendo dal freddo. Il grosso orologio sulla Royster Hall segnava quasi le nove, ma i lampioni alogeni lungo i viottoli illuminavano il terreno a giorno.

«Io mi affido sempre alla regola di Robin Williams» disse Nick.

«Che sarebbe?» chiese Will.

«Se vedi i ninja nel giardino di casa» disse Nick. «Un indicatore di follia del tutto affidabile.»

«Perché ci hai fatto questa domanda?» chiese Ajay.

Will avrebbe voluto dire: ‘Perché il mio angelo custode pensa che un esercito di mostri stia cercando di assassinarmi e non sappiamo perché.’ Non esattamente una notizia da prima pagina, ma sentirlo dire da Dave in modo così esplicito era stato sconvolgente. E Will non sapeva cosa fosse peggio: che Dave fosse reale o immaginario.

Ma in entrambi i casi, quanto ancora dovrei raccontare a questi ragazzi? Se vuoto completamente il sacco, penseranno che ho qualche rotella fuori posto.

«Nessun motivo» disse Will.

«Hai usato quel telefonino dalla tua stanza?» chiese Ajay.

«Un paio di volte.»

«È possibile che Lyle abbia una specie di analizzatore o un dispositivo di rilevamento» disse Ajay. «Questo spiegherebbe perché ha deciso di perquisire il nostro appartamento. Dovresti davvero usarlo il minimo indispensabile.»

«Lo farò» disse Will.

Più si avvicinavano ai campi di atletica, più la luce dei lampioni diventava fioca. In lontananza, il Fienile illuminava la notte. Un vigilante samoano a bordo di una golf cart gli passò vicino. Li salutò con la mano e sorrise. Loro lo salutarono con la mano e sorrisero.

«I vigilantes sono sempre così sorridenti?» chiese Will.

«Prova a farti trovare in giro dopo il coprifuoco» disse Nick.

«Le undici durante la settimana» disse Ajay. «Mezzanotte nel week-end e festivi.»

«Cosa succede se ti beccano dopo il coprifuoco?»

«Ti riaccompagnano gentilmente in camera» disse Ajay.



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